Materiali
Documento | Descrizione |
4 Bombe in tasca, di Ugo Chiti Teatro Vita di banda | Edizioni Ubulibri in “La Recita del Popolo Fantastico” (2004)
Dramma in un atto unico. Narra una vicenda attraverso cui si portano alla luce momenti emblematici della guerra partigiana: la tortura, il rastrellamento, la rappresaglia, il sacrificio.
Quattro sono gli episodi che si intrecciano nel testo dando luogo a un unico racconto interpretato da più personaggi (partigiani e contadini).
Molti sono i fatti veri che Chiti ha raccolto e trasformato in testo epico, tragico ma anche pieno di salace umorismo.
Episodio centrale sono le «4 bombe in tasca» che aveva il partigiano Fausto sorpreso dai tedeschi. Si fece saltare in aria. I resti dei corpi dei nemici furono raccolti, quelli di Fausto rimasero in strada per giorni, finché la moglie decise di darsi ai tedeschi per consentirne il recupero da parte dei paesani.
[Centro Studi Teatro Stabile Torino] |
8 Settembre, di Luigi Squarzina, Enzo De Bernart, Ruggero Zangrandi Teatro Vita di banda | Edizioni Teatro Stabile di Genova (1971)
Grande racconto storico corale (60 personaggi realizzati da 44 attori) sui giorni e sugli accadimenti attorno all’8 settembre 1943 e sull’inizio della guerra partigiana.
La storia comincia pochi giorni prima dell’8 settembre e finisce il 9.
È una tragedia documentaria. Tratta, tra le altre cose, della fuga a Pescara del re, che in qualche modo i tedeschi non avrebbero fermato. Poi grande panneggio sul crollo dell’esercito.
I protagonisti sono un ufficiale, un soldato, un operaio, un intellettuale morti in quei giorni. Ma compaiono anche il re, Badoglio, Eisenhower, Dino Grandi e i personaggi che determinarono la storia dell’armistizio.
[Centro Studi Teatro Stabile Torino] |
Aprile 45 - Cronache di una Liberazione, di Beppe Rosso, Filippo Taricco e Remo Rostagno Teatro Vita di banda | (2001)
Il testo racconta i giorni della liberazione di Torino, dallo sciopero generale del 18 aprile all’arrivo degli alleati il 3 maggio; è costruito attraverso le cronache dei mezzi di informazione dell’epoca, testimonianze dirette e vicende personali di uomini e donne, partigiani e fascisti.
Un racconto epico che dà corpo drammatico all’incalzare degli eventi: l’insurrezione e l’occupazione delle fabbriche, fascisti e tedeschi asserragliati nel centro, i partigiani che circondano Torino, gli alleati che tentano di frenare l’insurrezione e le colonne tedesche del generale Schlemmer che marciano da sud sulla città minacciando di trasformarla in una seconda Varsavia. Il testo fu realizzato seguendo la tessitura delle musiche di Battista Lena e le immagini filmiche curate da Armando Ceste.
[Centro Studi Teatro Stabile e Istoreto] |
Archivi della Resistenza. Circolo Edoardo Bassignani Fotografia Link Vita di banda | Il circolo Edoardo Bassignani si occupa delle pagine più significative della lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, nella zona identificata come linea gotica occidentale. Le modalità di lavoro dell’associazione prevedono, partendo dalla ricerca scientifica sul materiale documentario, la raccolta e la valorizzazione del patrimonio orale locale, attraverso la registrazione su supporto audiovisivo delle testimonianze dei protagonisti della Resistenza. L’archivio fotografico raccoglie fondi catalogati secondo le seguenti categorie: Volti, Partigiani, Luoghi dello scontro, Liberazione, Stragi di civili, Bombardamenti, Funerali partigiani.
Anpi Carrara - Archivio fotografico
via Aurelia 56 - 54035 Fosdinovo
Anpi Carrara (Comitato provinciale) - Archivio fotografico
Via Loris Giorgi 1 - 54033 Carrara |
Ayyildiz Tim Hacked Cinema Bombardamenti | Terörü Destekleyen ÜlkelereUYARIDIR.
Cedkan Bir Yafes - Kerem Sah Noyan - Albayrak
Lophius - Osmanl? Torunu - Sipahiler - oSaLVaDoRTRo - MRCC - HnMedusa - By.Azeri - TET?K - 41.Ceri - OsmanTK - KARA - Ehl-i Beyt <br>Ayy?ld?z Tim WGT
K?M BU AYYILDIZ T?M?
Ayy?ld?z Tim 2002 y?l?nda kurulmu? olup,
Türkiye ye kar?? internet üzerinden kar??t güçler taraf?ndan yap?lan ve yap?lacak olan siber sald?r?lara kar?? gönüllü olarak lobi faaliyeti sürdüren bir organizasyondur.
Ayy?ld?z Tim bu faaliyetlerinde, özellikle ülkemizi hedef alan ülke ve unsurlar? belirleyerek, planlanan veya yap?lacak olan herhangi bir sald?r?ya kar?? cevap vermeyi kendine görev edinmi?tir.
Kurulu? amac?m?z?n en önemli unsuru Devletçilik olmu?tur. Ülkemizin kurumlar?na, devlet adamlar?na, manevi de?erlerimize yap?lan sayg?s?zl?klar? & |
Cercando libertà, di Ivan Andreoli, autori Ivan Andreoli e Fausto Ciuffi Televisione Vita di banda | Film a scopo didattico all’interno del progetto: “Itinerari Scuola-città”, a cura del Comune di Modena e dell’Istituto storico di Modena.
- Domande di alcuni studenti a ex partigiani su: ragioni della Resistenza, violenza e fascismo.
- Memorie di partigiani su: primi contatti con gli Alleati; nascita dei nomi di battaglia; prima festa della donna (8 marzo 1945); bombardamenti; aiuto dei contadini ai partigiani e ai soldati italiani e americani.
- Studenti nei luoghi della città, memorie di eventi della Resistenza.
- Memorie delle persecuzioni degli ebrei; la vicenda dell’editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, espressosi contro l'antisemitismo, costretto a rinunciare alla sua carica e morto suicida. Ricordo di quegli italiani che aiutarano ebrei a fuggire o nascondersi.
- Lapidi a memoria.
- Nel film: inserti da alcuni film di fiction
[Istoreto (VHS)] |
Come eravamo. Roma 1944. I Gap Televisione Vita di banda | - Intervista ad Antonello Trombadori, comandante dei GAP di Roma sull’organizzazione e sulla memoria di alcuni attentati (riusciti e mancati) a fascisti e nazisti a Roma.
- Immagini di repertorio sugli attacchi dei GAP, sul divieto di usare biciclette, sul coprifuoco alle 17.
- Memorie di Roberto Rossellini, Rosario Bentivegna.
- Immagini di Roma distrutta dai bombardamenti, di “sabotatori” condannati a morte, ecc.
- Memorie del colonnello delle SS Eugen Dollmann, secondo cui i tedeschi a Roma mai hanno impiegato soldati contro i partigiani.
- Memorie di Giorgio Amendola sulla specificità della Resistenza di Roma.
- Intervista di Nanni Loy a Francesco Maselli.
- Intervista di Carlo Lizzani a Maurizio Ferrara.
- Intervista a Carlo Lizzani, a capo degli studenti romani antifascisti, sulla sua scelta antifascista e resistenziale attraverso la rivista "Cinema".
[Istoreto, Fondo De Luna (VHS)] |
Dante Di Nanni Musica Link Vita di banda | La banda partigiana come comunità viva, che dilata i suoi confini ben oltre i limiti temporali segnati dalla Resistenza. La canzone degli Stormy Six è esempio mirabile del sentimento di fratellanza e comunanza di ideali che attraversa le generazioni. Luglio 1944: circondato e ferito, il partigiano Dante Di Nanni è asserragliato in un appartamento e ingaggia un lungo scontro a fuoco con i nazifascisti. L’epopea racconta che, terminate le munizioni, pur di non consegnarsi vivo, si trascina verso la ringhiera del balcone e, dopo aver salutato la folla col pugno chiuso e col grido "Viva l'Italia", si getta nel vuoto. Nel 1975 a Milano, in un clima di feroce contrapposizione sociale, gli Stormy Six ne celebrano il coraggio scaraventandolo nel loro tempo e nella loro città: «l'ho visto una mattina sulla metropolitana, sanguinava forte e sorrideva». |
Educazione europea, di Romain Gary Letteratura Vita di banda | (I ed. 1945)
La storia di un gruppo di resistenti polacchi densa di dialoghi che ci mostrano le contraddizioni terribili della guerra, dalla quale emerge la possibilità che (oltre le “guerre patriottiche” e al di là di tutte le “guerre civili”) si formi un'“identità” sovranazionale che possa inaugurare un futuro di pace. |
Festa Grande di Aprile, di Franco Antonicelli Teatro Vita di banda | Einaudi (1964)
L’opera rievoca le vicende italiane dal delitto Matteotti fino alla Liberazione. Una sequenza di numerosi quadri, come una carrellata cinematografica; l’autore la definì «una tragedia perfetta», perché comincia con un delitto e finisce con una purificazione.
Si divide in due parti: la prima “Gli anni della cimice”, quelli del ventennio fascista, la seconda “L’età dell’uomo”, che si apre con l’8 settembre 1943, quando comincia il riscatto del paese e dei singoli individui.
Il testo ha una dimensione corale: una polifonia di testimonianze, dialoghi, soliloqui, ricordi, in cui alle voci di personaggi riconosciuti si unisce quella del cittadino qualsiasi.
Notevole spazio è affidato alle parti cantate, ai Canti della Resistenza. Il tono epico, il ritmo narrativo e didascalico si mescolano quindi a quello della ballata.
[Istoreto e Centro Studi Teatro Stabile Torino] |
Fischia il vento Musica Link Vita di banda | Il testo è stato scritto dal colonnello Felice Cascione, comandante partigiano in Liguria, sull’aria del canto popolare Katiuscia, una canzone dell’esercito sovietico scritta nel 1938 dal poeta Michail Isakowski e portata in Italia dai reduci della campagna di Russia. Quasi certamente nasce negli ultimi giorni del 1943 o nei primi del 1944. Inno ufficiale delle Brigate Garibaldi, è il canto che conobbe maggior diffusione durante la Resistenza, come indicato anche dallo storico Roberto Battaglia; tuttora è molto conosciuto. Esempio raro di un frutto della cultura popolare che sopravvive nei decenni: 1965 Milva in Canti della libertà; 1974 Duo di Piadena in Il vento fischia ancora; 1976 Maria Carta in Vi canto una storia assai vera; 1993 Modena City Ramblers in Combat Folk; 1995 Skiantos in Materiale resistente; 2003 Banda Bassotti in Así es mi vida; 2011 Gang in La rossa primavera. |
Fotografie per la Resistenza emiliana Fotografia Link Vita di banda | L’Istituto storico Parri di Bologna possiede una sezione di fondi fotografici nella sua biblioteca digitale. I fondi sono divisi per argomento o si riferiscono a singoli personaggi. Di seguito elenchiamo i principali: Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna, Bologna Bombardata, Fondo Anzola, Fondo Arbizzani, l’Emilia Romagna nella guerra di Liberazione, Partigiani Anpi Bologna.
Istituto Storico Parri
Via Sant'Isaia 18 - 40123 Bologna |
Guerra civile, di Francesca Bozzano Televisione Vita di banda | (Rai, 1h40m, consulente storico Claudio Pavone)
In La grande storia in prima serata.
- Il clima prima dell'8 settembre 1943.
- Scioperi e manifestazioni dopo l'8 settembre; i bombardamenti alleati su Roma; la seduta del Gran Consiglio del fascismo del 24 luglio 1943.
- La difficile scelta dopo l’8 settembre 1943.
- Memorie di partigiani, militi delle Brigate nere, militari internati negli Usa.
- Le diverse formazioni partigiane; le donne nella Resistenza, i commissari politici.
- Propaganda dell'Istituto Luce a favore di Salò; miriade di diversi corpi combattenti fascisti.
- Gli scioperi del marzo 1944.
- I bombardamenti alleati su Milano e Firenze.
- Immagini da una trasmissione partigiana di "Radio Italia combatte".
- Il ruolo della Chiesa (atteggiamento dei veritici e dei parroci).
- Le rappresaglie di Kesselring.
- La Liberazione.
[Istoreto, Fondo De Luna (VHS)] |
HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich, di Laurent Binet Letteratura Vita di banda | (I ed. 2011)
Tra realtà e finzione, un libro di storia che assomiglia incredibilmente a un romanzo – o viceversa – e che ci racconta la storia dell'attentato a Reynard Heydrich, seguendo le vicende di due partigiani (uno slovacco e l'altro ceco) che nella Praga occupata devono assassinare uno degli uomini più potenti del Terzo Reich. Dal racconto è assente la vita in banda, ma HHhH è denso di immagini della clandestinità e della Resistenza in un centro urbano, ed è dotato di un'energia narrativa travolgente. |
I piccoli maestri, di Daniele Lucchetti, 1997 Cinema Vita di banda | Nella primavera del 1944 alcuni universitari antifascisti di Vicenza, simpatizzanti del Partito d'azione, salgono sui monti del Bellunese (Agordino) e poi nell'altopiano di Asiago a combattere la lotta partigiana per bande. Dopo aver conosciuto la paura dei rastrellamenti, gli stenti, le crudeltà della guerra chiudono la loro esperienza a Padova nell'aprile 1945.
[Istoreto] |
I piccoli maestri, di Luigi Meneghello Letteratura Vita di banda | (I ed. 1964)
Il romanzo, ambientato sull'altopiano di Asiago, racconta l'apprendistato di un manipolo di studenti vicentini dopo lo spartiacque dell'8 settembre, ed è una misurata riflessione ex post dell'autore sull'esperienza partigiana.
Dopo la prima edizione Meneghello tornerà a più riprese sul testo, limandolo e commentandolo. |
Il Caso Martello, di Guido Chiesa, 1991 Cinema Link Vita di banda | Cesare Verra, funzionario di un’agenzia di assicurazioni torinese, deve versare oltre 300 milioni di lire all’ex partigiano Antonio Martello, come indennizzo per la morte della moglie, Fulvia Gariglio, avvenuta circa quarant’anni prima in un incidente causato dall’imperizia di una ditta edile. Ma da quell’epoca Martello è scomparso e nel paese delle Langhe dove abitava nessuno sa – o vuole – dare informazioni a Verra. Questi prosegue comunque le sue ricerche; grazie alla sua tenacia e all’aiuto di Pina, nipote di Martello, alla fine lo rintraccia in montagna, dove vive in solitudine.
«In Il caso Martello – ha spiegato Chiesa - non è la “ricostruzione” della Resistenza al centro della storia, ma l'Italia del presente [...] un paese che era diventato la quinta potenza industriale del mondo e faceva sfoggio di ricchezza e benessere, ma che stava dimenticando il proprio passato» |
Il palinsesto della storia. Alessandrino e Monferrato: eccidi, trattative, vittorie, di Bruno Gambarotta, autore Gianni Perona Televisione Vita di banda | (Rai, n. 8, 1985, 30m)
- Formazione delle prime bande partigiane.
- Le azioni della Resistenza nell'Alessandrino e nel Monferrato, VII e VIII zona del Piemonte (Alessandria, Chieri, Casale e Acqui).
- Interviste a ex partigiani.
- Collaborazione dei contadini e pericolo per loro. Aiuto dei partigiani ai contadini per evitare la requisizione del grano da parte dei tedeschi.
- Solidarietà della popolazione civile con partigiani e prigionieri alleati fuggiti.
- Repressione fascista.
- Lapidi come memoria.
- Il ruolo della Chiesa e dei parroci.
- Liberazione di Chieri. Attacco a Chieri in concomitanza con lo sciopero generale a Torino.
- I primi contatti con gli Alleati. Ospitalità anche da parte della nobiltà locale antifascista.
[Istoreto (VHS) e Bibliomediateca Rai] |
Il Partigiano Johnny, di Guido Chiesa, 2000 Cinema Vita di banda | La storia di un giovane studente rientrato in divisa nella natia Alba dopo l'8 settembre 1943. L'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici. Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del 1944, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo se stesso.
[Istoreto] |
Il ricordo della Resistenza Televisione Vita di banda | (Puntata del 16 aprile 1985)
Documentario sulla Resistenza partigiana nelle zone di Saluzzo, Fossano, Cuneo, la V zona partigiana del Piemonte.
- Interviste a ex partigiani sui rastrellamenti dei tedeschi, sullo scioglimento della IV armata, sulle bande partigiane locali, sul campo di internamento di Borgo S. Dalmazzo e sugli eccidi a opera dei tedeschi, tra cui quello di Peveragno.
[Bibliomediateca Rai] |
Il sentiero dei nidi di ragno, di Italo Calvino Letteratura Vita di banda | (I ed. 1947)
Romanzo uscito nell'immediato dopoguerra che racconta la lotta partigiana dal punto di vista di un bambino, Pin, e che in certi suoi passi anticipa di decenni temi cardine della storiografia sulla Resistenza: «E basta un nulla, un passo falso, un impennamento dell'anima e ci si trova dall'altra parte». |
Il valoroso Musica Link Vita di banda | Il brano racconta le gesta del partigiano Lino Vescovi (il Valoroso), ucciso nella battaglia del 15 aprile 1945 nel Castello del Monticello, sulle colline piacentine. Prima di morire dirà dei nemici feriti: «Curateli, non maltrattateli». Scritto dal cantautore piacentino Edoardo Cerea e registrato grazie all'iniziativa del Comune di Piacenza per il progetto Progetto "Piacenza Primogenita 1848-2011", il brano documenta la dimensione privata dalla rielaborazione della memoria («mi domando se il modo in cui vivo onora quello che hai fatto tu»), la difficoltà dei valori della Resistenza ad affermarsi su un piano collettivo. Documenta inoltre, nella modalità della sua genesi (finanziamento pubblico), la crisi della cultura e della canzone popolare, priva di un mercato in grado di reggere produzioni significative da parte della discografia, meno che mai impegnata. |
Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Fotografia Link Vita di banda | L’Istituto si propone di raccogliere, catalogare in maniera scientifica e divulgare materiali relativi al periodo resistenziale in Liguria e in particolare nella zona di Genova. Il suo archivio la cui costituzione documentaria risale al 1947, comprende attualmente 250.000 documenti, tra cui alcuni materiali fotografici, provenienti dagli organismi impegnati nella lotta di Liberazione, dai depositi dell'Archivio di Stato e da numerosi partigiani e cittadini. L'archivio è uno dei più completi e ben conservati fra quelli del Comitato di liberazione regionale.
Ilsrec
Via del Seminario 16 - 16121 Genova |
Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia Fotografia Link Vita di banda | La rete degli istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia è coordinata dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, ente fondato da Ferruccio Parri nel 1949 per raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo volontari della libertà e del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia.
Il lavoro certosino di raccolta e catalogazione di documenti di ogni tipo e il collegamento costante tra le varie sedi hanno creato una rete di comunicazione fondamentale per lo studio della Resistenza in Italia. Attualmente gli istituti associati sono 66, oltre a 10 enti collegati, diffusi sull’intero territorio nazionale. Dal sito è possibile creare percorsi di ricerca e visionare gran parte dei materiali fotografici (oltre che di ogni altro genere) catalogati da ogni singolo istituto.
Insmli
Viale Sarca 336 (palazzina 15) - 20126 Milano |
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio-Ossola Piero Fornara Fotografia Link Vita di banda | L’archivio fotografico comprende circa 16.500 stampe, positivi e diapositive e circa 11.700 negativi, tra cui i fondi Resistenza, 822 negativi, fratelli Lavatelli, 5964 negativi e relative stampe, “Novara mese”, 385 negativi, 6.598 fotografie, 115 diapositive, Bonzanini; fondi che raccolgono le documentazioni relative a mostre quali quelle sulla deportazione, e “400 immagini della Resistenza”; inoltre molti fondi personali. Attualmente l’archivio è in fase di riordino e pertanto è solo parzialmente consultabile.
Archivi fotografici
Corso Cavour 15 - 28100 Novara |
L'Agnese va a morire, di Renata Viganò Letteratura Vita di banda | (I ed. 1949)
Oltre al Piemonte, l'altro grande bacino di storia e memorie della Resistenza è l'Emilia-Romagna, ma si tratta prevalentemente di memorie “umili”, tendenzialmente non confluite in produzione letteraria di alto livello, come invece è accaduto per la Resistenza “colta” dell'area nordoccidentale. Questo libro è un'eccezione. La storia – di ispirazione autobiografica – di una contadina divenuta combattente. |
L'orecchio ferito del piccolo comandante, di Daniele Gaglianone, 1993 Cinema Link Vita di banda | Una tragica fiaba resistenziale, con le cadenze e lo stile del muto, che ha come protagonista un ragazzino sordomuto, che vive un breve momento con i partigiani: la madre è andata in montagna per portare un po’ di patate ai giovani della banda. Il ragazzo partecipa come a un gioco alla vita di quei giovani poco più grandi di lui, che lo festeggiano come fosse il loro piccolo comandante, acclamato con un bel cappello da alpino.
Ma arriva il rastrellamento, mentre il ragazzo si è allontanato: tutti, compresa la madre, vengono uccisi. L´ultima inquadratura mostra una sottile linea di sangue che attraversa l’orecchio del bambino, in primissimo piano. |
La città delle immagini Fotografia Link Vita di banda | L'Archivio storico della Città di Torino è uno degli archivi comunali più importanti d'Italia e d'Europa. Tra le sezioni che continuamente si vanno incrementando vi è la Fototeca che conserva oltre 2.000.000 di fototipi, suddivisi tra materiali storici e recenti.
È conservato inoltre l'archivio di redazione della "Gazzetta del Popolo" (circa 1.600.000 immagini databili dagli anni Trenta sino al 1982, in parte realizzate dallo staff fotografico del giornale e in parte acquistate dalle agenzie fotogra?che internazionali). I ricchissimi fondi, recentemente riuniti in un solo spazio fisico, sono stati oggetto di progetti di catalogazione che hanno permesso la digitalizzazione e consultazione di una parte di essi.
Archivio storico della Città di Torino
Via Barbaroux 32 - 10122 Torino |
La guerra degli italiani - 3a parte Televisione Vita di banda | Materiali sulla lotta partigiana
[Istoreto, Fondo De Luna (VHS)] |
La guerra dei poveri, di Nuto Revelli Letteratura Vita di banda | (I ed. 1962)
Una cronaca, incalzante e a tratti rabbiosa, scritta ex post da un protagonista della vicenda resistenziale (si veda in particolare il capitolo Guerra partigiana alle pp. 116-283 dell'edizione Einaudi, Torino 1979). |
La Resistenza a Imperia Fotografia Link Vita di banda | Unico nel suo genere in Liguria, l’archivio dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Imperia riunisce una serie di archivi delle associazioni partigiane della provincia, oltre ai documenti degli organismi politici e militari e quelli di molti fondi personali che via sono stati raccolti a partire dagli anni Sessanta, tra cui un fondo fotografico di circa 4000 immagini cartacee divise in 108 buste relative alle diverse zone della Resistenza o al territorio.
IsrecIm
Via Felice Cascione 86 - 18100 Imperia |
Le prime bande, di Paolo Gobetti, 1983 Cinema Vita di banda | Gli inizi della guerra partigiana vengono rievocati senza retorica, discutendo soprattutto difficoltà ed entusiasmi di questi primi tentativi; scavando, al di là dei ricordi, i problemi di “apprendistato” di questa nuova forma di lotta, gli imprevisti della vita quotidiana, i risvolti anche dolorosi nell’esercizio della giustizia e la creazione di nuovi, concreti ideali.
Attorno ai principali testimoni dell’indagine – Nardo Dunchi, Guido Quazza e Nuto Revelli – si muovono personaggi provenienti degli ambienti più diversi, le cui testimonianze arricchiscono il panorama degli eventi situati tra l’8 settembre 1943 e il marzo 1944.
Gli unici documenti filmati autentici del periodo, girati da Don Pollarolo, Claudio Borello e Michele Rosboch con le cineprese portatili di allora, sono il contrappunto nella raccolta odierna dei ricordi di allora.
[Istoreto] |
Nascita di una formazione partigiana, di Ermanno Olmi, autori Ermanno Olmi e Corrado Stajano Televisione Vita di banda | (Rai, 1973, 1h)
Intento degli autori è la ricerca delle storie degli uomini e delle loro scelte.
La formazione della banda di Duccio Galimberti:
- L'annuncio alla radio dell'armistizio con gli Alleati e lo spaesamento di fronte alla notizia; lettura di brani di La guerra dei poveri di Nuto Revelli.
- La scelta dell'antifascismo.
- Dalla città alla campagna, alla montagna.
- La IV Armata si ritira dalla Francia: 50.000 uomini, alcuni di quei soldati si arruoleranno nella banda. Evidente spaesamento dei soldati all'indomani dell'8 settembre 1943.
- Ricerca delle armi: i membri della banda sono intellettuali, non soldati.
- La collaborazione dei civili.
- 19 settembre 1943: l'eccidio di Boves.
- La memoria dei partigiani di allora e le ragioni della loro scelta.
[Bibiomediateca Rai] |
Nome di Battaglia Lia , di Renato Sarti Teatro Vita di banda | (2001)
Storia di una donna partigiana: Gina Galeotti Bianchi (nome di battaglia Lia), uccisa incinta nel giorno della Liberazione da una raffica di mitra dei nazisti in fuga.
Lia era, a Milano, una delle figure più importanti dei Gruppi di difesa della donna, parte integrante dei Gruppi volontari della libertà e del comitato cittadino del Cln; forniva staffette in operazioni delicate; stampava “Noi Donne”, un foglio clandestino precursore del movimento femminista.
Un ritratto tragico e insieme vivace del quartiere Niguarda, dedicato alle donne e al loro coraggio. Un testo basato su testimonianze dirette del nostro recente passato che, attraverso la riscrittura drammaturgica, si fa tragedia e dolore antico. Emblematiche le ultime parole di Lia prima di morire: «Quando nascerà il bambino non ci sarà più il fascismo».
[Centro Studi Teatro Stabile Torino] |
Oltre il ponte - Cantacronache Musica Link Vita di banda | All'interno dell'esperienza del Cantacronache, il brano venne scritto da Italo Calvino nel 1958 e musicato da Sergio Liberovici nel 1959. Nella canzone, un ex-partigiano narra a sua figlia le avventure in guerra: la vita in banda emerge in tutta la sua durezza anche senza espliciti riferimenti alla fame, al freddo, al dolore, grazie all'immagine del ponte che separa i partigiani dall'altra “riva”, e cioè “dalla vita”. Negli anni del miracolo economico i giovani vivono l'antifascismo in chiave esistenziale, si ribellano alle costruzioni dell'Italia degli anni Cinquanta che era attraversata (su un piano non soltanto culturale e di costume) dalla continuità e dalla conservazione: lo fanno anche ascoltanto i rock'n'roll e i nuovi cantautori. Nella versione originale del brano risuona tuttavia più forte la dimensione intellettuale dell'antifascismo, militante e meno istintiva. |
Oltre il ponte - Modena City Ramblers Musica Link Vita di banda | Nella versione di Oltre il ponte dei Modena City Ramblers, le parole dell'intellettuale Calvino vengono cantate a voce alta e su una ritmica tipicamente rock (basso e batteria). Questa versione della canzone dimostra la presenza del tema della lotta partigiana presso il pubblico giovanile impegnato degli anni Novanta (l'arrangiamento stesso, potente, orchestrale, documenta la volontà e l'opportunità di farne una canzone da piazza, da concerto rock di grandi dimensioni). |
Partigiani – Contadini e la città Televisione Vita di banda | (Rai, 2001, 28m)
- Speaker sulla lotta partigiana nelle Langhe e sui rapporti con i contadini.
- Interviste a ex partigiani.
[Bibliomediateca Rai] |
Partigiani, di Guido Chiesa e Davide Ferrario Televisione Vita di banda | (Rai, 1997, 1h)
- La memoria di Correggio e la sua difficile trasmissione. Memoria attraverso i luoghi e i protagonisti della Resistenza.
- Confusione dopo l'8 settembre, cosa scegliere: Resistenza partigiana, Salò, nascondersi?
- Reclutamento obbligatorio dei fascisti con minacce alle famiglie.
- Partigiani: difficile uccidere; salvaguardare i prodotti dei contadini; collaborazione dei contadini (es. stampa volantini) con la Resistenza.
- Le staffette: loro coinvolgimento spesso casuale; emancipazione della donna attraverso l'esperienza della Resistenza. I maltrattamenti e le torture se catturate.
- Il rifiuto di consegnare le armi dopo la Liberazione o consegna delle sole armi inutilizzabili.
- L'amarezza per l'amnistia Togliatti e le conseguenze sulla pena effettivamente scontata dai colpevoli di crimini efferati.
- L'amicizia tra partigiani, che dura anche dopo la fine della guerra.
[Istoreto (VHS) e Bibiomediateca Rai] |
Radio Clandestina, di Ascanio Celestini Teatro Vita di banda | Donzelli (2005)
Un monologo teatrale che Celestini ha composto ispirandosi al libro di Alessandro Portelli, "L'ordine è già stato eseguito". L'autore ricostruisce l'eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. È una storia raccontata dal "basso", dalle strade e dai quartieri poveri di Roma, ferita da bombardamenti e rastrellamenti. E chiaramente ci parla e racconta anche dei partigiani che fecero l’attentato di Via Rasella.
È la ricostruzione di uno degli episodi più drammatici della storia italiana del Novecento. Ci costringe a entrare nel clima tragico di quei giorni del 1944: il 23 e il 24 di marzo. Due giornate che racchiudono una traiettoria infinita, compresa tra l'attentato di via Rasella e la strage delle Fosse Ardeatine, una rappresaglia che costò la vita a 335 persone.
[Istoreto] |
Se non ora, quando?, di Primo Levi Letteratura Vita di banda | (I ed. 1982)
Il primo romanzo di Primo Levi è almeno in parte, come emerge dal recente testo di Luzzatto (Partigia. Una storia della Resistenza), una trasposizione nell'Europa orientale della sua breve e sfortunata vicenda resistenziale, ed è per questo utilissimo per comprenderne alcuni tratti. |
Siamo i ribelli della montagna Musica Link Vita di banda | È uno dei pochi canti partigiani originali di cui sia rimasta traccia. Composto nel marzo 1944 dalla 3ª Brigata d'assalto, che operava sul monte Tobbio, nell’Alessandrino, è attribuito a Emilio Casalini (Cini), che, con i compagni, sarebbe l'autore delle parole, e a Angelo Rossi (Lanfranco), studente di musica. Documenta l'asprezza della vita partigiana, il contrasto fra la concretezza della sofferenza e l'altezza degli ideali. Nel tono, nella melodia baldanzosa, in certe formule testuali, si colgono suggestioni risorgimentali. La versione del gruppo Ustmamò documenta l'interesse per il tema della Resistenza, in reazione alla vittoria di Forza Italia alle elezioni del 1994, nella produzione della discografia indipendente. Allo stesso tempo, il tono ipnotico della canzone suggerisce che la ribellione si è spostata su un fronte interiore. Parole partigiane cantate sottovoce. |
Solitudine. Dal Teatro Partigiano di Beppe Fenoglio, composizione ed elaborazione drammaturgica di Beppe Rosso e Filippo Taricco Teatro Vita di banda | (Prima stesura 2004. Stesura definitiva 2013)
Fenoglio negli ultimi anni di vita produsse scene e monologhi che avrebbero dovuto costituire un’opera teatrale. Lo spettacolo porta alla luce quei frammenti del teatro “partigiano”, proponendo un possibile scheletro d’insieme di questo lavoro incompiuto.
Inverno del 1944, dopo il proclama Alexander molti gruppi partigiani si sbandano. I disagi della vita in comune lasciano il posto a un’intollerabile solitudine che svela le paure e la determinazione dei giovani combattenti. La condizione dei partigiani durante lo sbandamento, raccontata a più voci: la solitudine di Perez, il comandante che sa di risultare odioso alla popolazione; quella di Sceriffo, che non resiste nascosto e ha bisogno di sentir la voce di una donna; quella di Nick, più metafisica, simile a quella di Johnny.
[Centro Studi Teatro Stabile Torino e Istoreto] |
Una questione privata e Il partigiano Johnny, di Beppe Fenoglio Letteratura Vita di banda | (I. ed. 1963 e 1968)
Entrambi i classici, pubblicati postumi, raccontano l'intreccio tra il pubblico e il privato di un'intera generazione travolta dalla guerra civile. Può essere utile anche un eventuale confronto con il film di Guido Chiesa, in un'ottica di critica delle fonti (si tenga conto anche delle polemiche sulle varie versioni de Il partigiano Johnny, che ricordano la vicenda del diario di Anna Frank). |
Viaggio nella luna, di Angelo Del Boca Letteratura Vita di banda | (I ed. 1955)
Un partigiano che ha perso la sua formazione vaga tra le alture in un viaggio onirico e stralunato denso di incontri e di riflessioni che ricordano gli ultimi scritti di Fenoglio.
Testo ristampato recentemente in una splendida edizione illustrata e con un dvd allegato (La Mandragora, Imola 2011). |