Un trasferimento contestato
A seguito della diceria che la indica come amante del comandante Montecristo, sposato, la garibaldina Anna viene allontanata dalla formazione in cui si trova. Alla fine del novembre 1944, Anna si rivolge direttamente a Nicola Barbato (cioè Pompeo Colajanni), che comanda la I Divisione Garibaldi da cui dipende: non solo respinge le voci che la riguardano, ma contesta il trasferimento che le è imposto, rivendicando le motivazioni per cui ha deciso di combattere e avanzando critiche nei confronti della stessa gestione della disciplina. Ne nasce un denso scambio di lettere con Barbato (scritte tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre), in cui si affrontano temi che mettono in luce non solo gli ideali politici alla base della lotta ma anche i problemi di convivenza che sorgono nella vita di tutti i giorni degli uomini e delle donne divenuti partigiani. [Istoreto, Fondo Nicola Grosa, b. BFG 3, fasc. 5] |
