Una terminologia comune
Dare un’organizzazione comune e uniforme a un movimento che, nato spontaneamente, è per sua natura molto vario e frammentato, significa anche adottare una terminologia nota e chiara per tutti. Il Comando militare regionale piemontese, a questo proposito, con la circolare del 3 dicembre 1944 comunica e illustra le definizioni adottate per distinguere le diverse tipologie di formazioni: è una fotografia assai utile della struttura del movimento partigiano. [Istoreto, Fondo Nicola Grosa, b. BFG 3, fasc. 1] |