Come comportarsi con i disertori dell'esercito della Rsi?
Una pratica non rara nelle fasi che precedono l'insurrezione è il tentativo, da parte delle formazioni partigiane, di avvicinare i reparti dell’esercito della Rsi composti da soldati di leva per indurli a disertare, sfruttando la demoralizzazione che tra essi si diffonde man mano che le sorti del conflitto volgono a favore degli Alleati e della Resistenza. Una circolare del Comando militare regionale piemontese del 1° marzo 1945 specifica però i limiti entro i quali devono essere accolti i disertori: non è accettabile da parte loro alcuna pretesa di dettare condizioni (è offerta loro un’occasione per riscattare il proprio passato) o di mantenere il grado militare e i ruoli di comando; i reparti che cambiano fronte in blocco vanno sciolti e gli uomini devono mostrare la propria buona fede eliminando ufficiali tedeschi o fascisti. [Istoreto, Fondo Agostino Conti, b. B MAT ac 2, fasc. a] |