Firme leggibili sui buoni di requisizione
Il Comando militare regionale piemontese, il 12 settembre 1944, invia a tutti i Comandi di formazione dipendenti una circolare per disciplinare le modalità delle requisizioni. Per la Resistenza è un punto essenziale, occorre impedire che, per scopi personali che non hanno a che fare con la Resistenza, si approfitti di un’esigenza vitale mettendo in cattiva luce il movimento partigiano presso la popolazione. È per questo che le requisizioni devono sempre essere autorizzate e che i buoni con cui si prelevano i beni necessari siano sempre firmati, sotto la responsabilità dei comandanti e dei commissari politici di formazione. [Istoreto, Archivio originario, b. B 39, fasc. e, sottofasc. e’’] |