Dopo la Liberazione -
Ritorno alla pace
La Giunta regionale di governo del Piemonte, a partire dallo stesso 28 aprile in cui Torino si libera definitivamente, emana una serie di ordinanze tese a garantire il funzionamento dei servizi essenziali e a favorire un’ordinata ripresa della vita pubblica (si riaprono i negozi, si bloccano le scorte di alcune aziende per assicurare l’approvvigionamento, si regola la circolazione degli automezzi e l’impiego dei carburanti, si provvede alla gestione degli alloggi ecc.). Sono affrontati anche altri nodi cruciali per la transizione al tempo di pace, come il sequestro provvisorio dei beni e la gestione commissariale di alcune imprese private che si sono compromesse con l’occupante. L’8 maggio 1945 si insedia l’autorità del Governo militare alleato.
Intanto il 6 maggio, la Liberazione a Torino è stata celebrata con una grande sfilata: i partigiani, ordinati nelle loro formazioni di appartenenza, si sono riversati con orgoglio e in un clima di festa nelle strade della città, dando vita a una cerimonia culminata nella consegna al Comando militare regionale piemontese della bandiera del Corpo volontari della libertà; dal giorno successivo, alle formazioni foranee è stato dato l’ordine di rientrare nelle sedi di provenienza, in attesa dell’imminente smobilitazione.