Protagonismo collettivo -
Le fabbriche
Fin dagli scioperi del marzo 1943, i primi dopo vent’anni di dittatura, gli operai delle fabbriche assumono un ruolo centrale: alle rivendicazioni economiche si aggiunge una chiara richiesta di pace e la mobilitazione delle fabbriche, che mostra la presa sempre più precaria del regime sul paese, è uno degli elementi che conducono alla caduta del fascismo il 25 luglio 1943, pochi giorni dopo lo sbarco alleato in Sicilia.
Il protagonismo degli operai cresce nei mesi seguenti, nei quali si moltiplicano nuovi scioperi; nel marzo 1944, in particolare, la mobilitazione delle fabbriche avviene in contemporanea con azioni delle formazioni partigiane, rendendo visibile la presenza di un più ampio fronte di lotta contro l’occupante. La Resistenza intanto si organizza anche all’interno degli stabilimenti con la nascita delle Sap, le Squadre di azione patriottica, che saranno protagoniste della fase insurrezionale, prendendo il controllo delle fabbriche e garantendone la difesa.